Le attività indipendenti danno un’anima alle comunità. Ma molte affrontano condizioni difficili e sono costrette a chiudere, solo per essere rimpiazzate dalle solite catene di food & beverage che conosciamo fin troppo bene.

Questo problema è personale per il nostro CEO, Arnout. Nel 2012 lavorava come co-fondatore e CTO di Adyen, un’azienda di pagamenti che sarebbe arrivata a gestire milioni di transazioni all’anno e diventare uno dei maggiori successi tecnologici dei Paesi Bassi.

Quando il suo amico Stef, proprietario di uno storico bar di Amsterdam, raccontò di essere stato invitato dalle autorità fiscali a digitalizzare la gestione delle vendite invece di continuare a registrarle su un quaderno macchiato, Arnout, che nasce come ingegnere software, accolse la sfida e sviluppò un’app che permetteva a Stef di registrare i pagamenti dei clienti.

Arriviamo al 2021: Arnout è completamente assorbito dalla sua nuova sfida. Riunisce un gruppo — proprietari di bar, creativi, imprenditori — per aiutarlo a realizzare il potenziale più ampio della sua app essenziale. Molti dei loro amici e vicini gestiscono attività, e sono loro a portare carattere alle città e a creare posti di lavoro. Per aiutare questi imprenditori a superare la loro lista sempre più lunga di difficoltà, il gruppo fonda Tebi.

La digitalizzazione degli strumenti operativi per le attività indipendenti ha comportato qualche difficoltà, e i proprietari non hanno avuto accesso alle soluzioni integrate e di alta qualità che le grandi aziende possono permettersi di sviluppare. Così finiscono per destreggiarsi con software costosi e non adatti alle loro esigenze: il loro sistema di prenotazioni non comunica con i dispositivi che raccolgono gli ordini di cibi e bevande, e molti non sanno nemmeno quanto dovranno pagare di tasse a fine anno. Negli anni critici della pandemia, molti proprietari non avevano una visione in tempo reale dei propri flussi di cassa e faticavano a passare agli ordini online e ai pagamenti contactless. Queste attività vitali venivano sabotate proprio dalla tecnologia che avrebbe dovuto aiutarle a prosperare.

Tebi è una piattaforma tecnologicamente potente come un prodotto enterprise, ma si basa su un design empatico che mette al centro le esigenze dei proprietari e del loro staff. Tutto il disordine digitale è stato sostituito da un unico sistema integrato in tempo reale, costruito da zero per avere la semplicità d’uso delle migliori app consumer. È composto da diversi elementi: un’infrastruttura contabile, un sistema per registrare le vendite, pagamenti, prenotazioni, reportistica in tempo reale di prodotti e turni, gestione dell’inventario, ordini via QR e molto altro — tutto accessibile dallo stesso posto, anche dal telefono, e con un prezzo equo e trasparente.

Vorremmo portare Tebi alla libreria di quartiere di Brooklyn, allo stilista indipendente di Melbourne, all’hotel a conduzione familiare di Roma. Così come alcune fintech consumer hanno completamente cambiato il modo in cui le persone percepiscono il banking, crediamo che i proprietari di attività indipendenti aspettino da troppo tempo una tecnologia reattiva, intuitiva e progettata per dare soddisfazione. Per nostra esperienza, sono stanchi di soluzioni parziali che richiedono una laurea in informatica per essere integrate, che coprono solo una piccola parte del loro lavoro, li vincolano a contratti a lungo termine e spesso applicano prezzi eccessivi.

Poco a poco, ascoltando i nostri clienti e allineando i nostri interessi ai loro, speriamo di costruire il sistema operativo in grado di servire le attività ovunque. Offrendo ai nostri utenti una tecnologia intuitiva e completa, non stiamo solo aiutando i singoli proprietari — stiamo proteggendo il futuro degli esercizi locali che danno carattere ai quartieri.

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Nel 2024, abbiamo raccolto un finanziamento Series A da 20 milioni di euro per portare avanti la nostra missione di aiutare le attività indipendenti in tutto il mondo con una piattaforma operativa intuitiva e di qualità enterprise. Leggi qui il comunicato stampa.